Jannik Sinner e la terra battuta: c'è davvero un problema?

La lunga attesa è terminata e Jannik Sinner torna alle competizioni, nell'imminente ATP Masters 1000 Roma.
Dopo i tre mesi di sospensione concordata, il campione italiano torna ancora da numero 1 ATP e con tre Slam in bacheca, ma gli manca ancora un successo importante sulla terra battuta.
Cerchiamo di scoprire insieme i numeri di Jannik sul "clay" e le eventuali ragioni di questa mancanza.
Jannik Sinner: i numeri in carriera, superficie per superficie
In carriera, a livello ATP, Jannik Sinner ha disputato 350 partite vincendone 270, per una percentuale di vittorie del 77%.
Scomponendo, si nota che ben 244 di queste partite sono state giocate sul sintetico, tra outdoor e indoor, con un bilancio di 195-49 pari all'80% di vittorie.
Su terra battuta, il computo carriera di Jannik è di 54 vittorie e 22 sconfitte in 76 match, per una percentuale di successi del 71%. La statistica si chiude con l'erba, per ovvie ragioni la superficie su cui ha giocato di meno: 30 partite con 21 vittorie e 9 sconfitte (70%).
La chiara evidenza è che il sintetico è la superficie in cui Sinner ottiene il rendimento migliore, ma forse non c'era nemmeno bisogno delle statistiche per saperlo.
Sintetizziamo in una tabella grafica quanto appena detto.
SUPERFICIE |
PARTITE |
VINTE |
PERSE |
% DI VITTORIA |
---|---|---|---|---|
SINTETICO |
244 |
195 |
49 |
80% |
TERRA |
76 |
54 |
22 |
71% |
ERBA |
30 |
21 |
9 |
70% |
TOTALE |
350 |
270 |
80 |
77% |
Visto che comunque sulle statistiche ci siamo già, è interessante notare che ben 23 delle 25 finali ATP disputate da Jannik Sinner (20 vittorie totali) sono arrivate sul sintetico. Una ciascuna, invece, il campione altoatesino l'ha giocata su terra battuta e su erba, vincendole entrambe (Umag contro Alcaraz nel 2022, Halle su Hurkacz nel 2024).
Breve storia di Jannik Sinner sulla terra battuta
Tornando alla terra battuta, su questa superficie Jannik Sinner ha avuto alcune brucianti sconfitte, alcune delle quali sono parte di un percorso di crescita, altre dovute a circostanze particolari.
Nel 2021, sia a Roma che al Roland Garros Jannik si era fermato davanti a un Nadal ancora ingiocabile per lui.
Nel 2022 perde ai quarti di Montecarlo da Zverev e agli ottavi a Madrid da Auger-Aliassime, ma era un periodo in cui le famose vesciche ai piedi lo limitavano assai nel rendimento. Dopo il KO con Tsitsipas a Roma, Sinner sembrava aver trovato un buon setup sulla terra rossa, ma agli ottavi del Roland Garros è costretto a ritirarsi a inizio terzo set contro Rublev, per un problema al ginocchio sinistro. Nella stessa estate arriva il primo - e finora unico - successo di Jannik Sinner su terra battuta, nel torneo di Umag che probabilmente non avrà mai più una finale del calibro di quel Sinner-Alcaraz.
Siamo al 2023, anno in cui Jannik Sinner è ormai stabile top 10 e Montecarlo sembra poter essere teatro del suo primo Masters 1000 sulla superficie. In semifinale, però, dopo aver dominato il primo set Jannik si fa prendere dalla rete delle provocazioni di Holger Rune, che vince infine 7-5 al terzo.
Le due delusioni maggiori in carriera, sulla terra battuta, arrivano il mese dopo, perché tra Roma e Roland Garros Jannik esce prestissimo per mano rispettivamente di Francisco Cerundolo e Daniel Altmaier. In particolare contro quest'ultimo, Sinner è estremamente falloso e palesa un nervosismo davvero insolito, per lui.
L'ultimo capitolo, nella storia del rapporto tra Jannik Sinner e la terra battuta, è quello del 2024. A Montecarlo, con il mirino ormai puntato sul n.1 del ranking, Jannik gioca molto bene e pare avviato alla sua prima finale di un Masters 1000 sulla terra. Un clamoroso errore della giudice di sedia dà però il via a una incredibile rimonta di Stefanos Tsitsipas, come lo stesso greco ha poi ammesso.
A Parigi, Sinner arriva all'apicale semifinale con Carlos Alcaraz avendo perso un solo set, negli ottavi contro Moutet. Jannik va avanti per due set a uno, ma negli ultimi due Alcaraz sembra avere qualcosa in più e infatti è lo spagnolo a vincere.
Cosa manca a Sinner per vincere anche sulla terra battuta
Quest'ultima sconfitta è forse quella che definisce meglio il possibile problema, dell'attuale Jannik Sinner con la terra battuta. In teoria, non c'è nulla che gli impedisca di vincere anche sul rosso, visto che i suoi colpi in top spin fanno la differenza contro la stragrande maggioranza degli avversari. Quel KO con Alcaraz, però, ci diceva che Jannik doveva ancora lavorare sulla tenuta alla lunga distanza. Sul momento, sembrava si trattasse di un problema squisitamente fisico, invece abbiamo saputo in seguito che il ragazzo aveva già il logorio interno dovuto alla vicenda-Clostebol, venuta fuori solo in agosto.
Inoltre, è molto probabile che Sinner abbia dedicato una parte del suo periodo di sospensione a perfezionare la parte atletica, che già non era più un suo punto debole da diverso tempo.
In estrema sintesi, alcuni problemi fisici prima e la vicenda-Clostebol poi, ci hanno impedito di conoscere - con migliore approssimazione - le reali potenzialità dell'attuale Jannik Sinner sulla terra rossa. Certo su questa superficie, vista l'aspettativa più bassa di colpi vincenti, necessita forse di qualcosa in più che finora, per le citate ragioni, in larga parte non abbiamo potuto vedere. Il resto lo diranno le specifiche condizioni dei campi. Naturalmente, più la terra è scorrevole e maggiori sono le possibilità che Jannik Sinner arrivi in fondo.