Ciclismo

Tour de France 2025: quote, favoriti, pronostici e dove vedere in tv

Christian Prudhomme alla presentazione del Tour de France 2025

Scatta da Lille sabato 5 luglio il Tour de France 2025, la corsa ciclistica più prestigiosa dell'anno arrivata all'edizione numero 112. 

Da cinque anni vincono gli stessi due corridori, Tadej Pogacar (3 volte) e Jonas Vingegaard (2), e sembra proprio che anche in questa occasione il duello possa ridursi a un testa a testa tra lo sloveno e il danese.

Andiamo comunque a vedere cosa può offrirci questo Tour de France 2025 attraverso le quote presenti su Betfair. 

Tour de France 2025, dove vedere in tv e in streaming

La "Grande Boucle" sarà trasmessa in Italia in diretta tv in chiaro sui canali Rai e in streaming sulla piattaforma Raiplay. Inoltre, sui canali di Eurosport, disponibili via satellite su Sky Sport e in streaming sulle piattaforme Dazn, Sky Go, Now Tv e Discovery+.

L'albo d'oro recente

Questi sono stati gli ultimi 10 vincitori del Tour de France, in attesa di decretare quello dell'edizione 2025. Sono stati appena 5, a differenza del Giro d'Italia che ne ha avuti 10 diversi. 

  • 2015, 2016 e 2017: Chris Froome
  • 2018: Geraint Thomas
  • 2019: Egan Bernal
  • 2020 e 2021: Tadej Pogacar
  • 2022 e 2023: Jonas Vingegaard
  • 2024: Tadej Pogacar

Le quote dei favoriti

Cominciamo col dire che c'è un chiaro favorito, tanto per cambiare: Tadej Pogacar. Lo sloveno ha quote simili a quelle dello scorso anno, quando era ancora più avvantaggiato dalle precarie condizioni fisiche del suo rivale numero 1, Jonas Vingegaard.

A debita distanza, il danese; a distanza siderale, invece, gli altri candidati quantomeno al podio, come Remco Evenepoel, Joao Almeida o Primoz Roglic. 

Vincitore Tour de France 2025, le quote su Betfair

Corridore

Quota su Betfair

Pogacar

1.40

Vingegaard

3.25

Evenepoel

13.00

Almeida

19.00

Roglic

34.00

Lipowitz

34.00

Jorgenson

51.00

S.Yates

101.00

Quote raccolte su Betfair il 30 giugno 2025 e sono quindi soggette a variazioni

Analisi del percorso

Dal 5 al 27 luglio, 21 tappe e il solito arrivo a Parigi, sui Campi Elisi. O forse non proprio il solito arrivo con passerella. Per la prima volta infatti l'ultima tappa avrà un percorso "vero", che ricalcherà quello delle Olimpiadi del 2024, quindi con tripla salita alla collinetta di Montmartre.

Nel caso in cui la classifica generale fosse ancora in bilico, occhio ai possibili attacchi.

Altro dettaglio da non sottovalutare, l'inizio del Tour de France 2025 avrà un "drittone" non indifferente, con 10 tappe consecutive visto che il giorno di riposo preventivato coincide con il 14 luglio, festa nazionale francese. 

Inizio nel nord della Francia con tappe adatte agli sprinter, fino al Mur de Bretagne e alla discesa (sulla mappa) verso il Puy-de-Dome e le salite del Massiccio Centrale; seconda settimana di fatto tutta pirenaica e terza tutta alpina. 

Molto squadrato come percorso, dove i pericoli forse si potrebbero annidare all'inizio e nella difficile cronoscalata pirenaica alla tappa numero 13. 

Tour de France 2025, come arrivano i corridori

Se guardiamo l'ultimo "scontro diretto" tra i prossimi partecipanti al Tour de France, viene solo da alzare le mani in segno di resa. 

Al Giro del Delfinato, infatti, tre settimane fa, Tadej Pogacar ha regolato la concorrenza con facilità disarmante, soffrendo solo a cronometro. Vingegaard è arrivato secondo a 58 secondi, mentre già il terzo, Florian Lipowitz, in 8 tappe ha beccato 2 minuti e 38 secondi. 

Un massacro, insomma, che conferma come lo sloveno sia tanto per cambiare in condizioni smaglianti. E Vingegaard? Un po' ha corso coperto, certo, ma essendo uno duro da buttare giù attenzione a come approccerà soprattutto la prima settimana del Tour de France 2025. 

Non vediamo onestamente altri papabili per la vittoria finale. O meglio, tra i corridori più in palla c'è Almeida, che però è il gregario-principe di Pogacar, quello che per ultimo lo lascerà andare via nelle tappe di montagna. Ha vinto il Giro di Svizzera, il portoghese, ma non può ambire alla Maglia Gialla pur essendo in forma smagliante e soprattutto corridore molto completo.

Roglic, scornato dal Giro d'Italia, non ha grandi chance e la sua tradizione alla Grande Boucle parla di cadute e sfortuna. Meglio il suo compagno di squadra Lipowitz, tutto da verificare sulle tre settimane. 

Evenepoel, sul podio nel 2024, è un'arma bifronte: eccezionale a cronometro, in difficoltà quando la strada si fa in salita. 

Il pronostico per la vittoria finale

Risulta anche difficile farne. E se Pogacar fosse andato in forma troppo presto? Possibile che nessuno riesca ad attaccarlo? Noi aspetteremmo la già citata prima settimana, che in realtà sarà una lunga progressione di 10 tappe, per prendere decisioni concrete, magari con lo sloveno non (ancora) in Maglia Gialla. 

Perché Vingegaard, formidabile diesel, se riesce a tenere all'inizio poi diventa pericoloso. E magari mettere il musetto davanti dopo la cronoscalata pirenaica potrebbe innervosire Pogacar.