Le montagne protagoniste al Tour de France 2025

Come ogni anno anche nel 2025 le tappe di montagna del Tour de France saranno le più attese. Perché è lì che si fa la storia, è lì che la gloria si tocca quasi con mano.
Pogacar, Vingegaard e gli altri specialisti affilano le armi, alla ricerca non solo di arrivare davanti agli avversari, ma anche della Maglia a Pois, uno dei simboli della Grande Boucle, che premia appunto il re delle montagne.
Andiamo a vedere nel percorso di quest'anno quali saranno le tappe in altura da seguire.
La cronoscalata del Tour de France 2025
Una delle tappe senza dubbio decisive sarà la numero 13, perché propone una specialità che nel ciclismo si è andata via via perdendo: la cronoscalata.
Torna dunque al Tour de France questo tipo di corsa in cui può letteralmente succedere di tutto, come ben sa Tadej Pogacar che di fatto in una specie di cronoscalata vide, nel 2020, sciogliersi Roglic che sembrava andare dritto verso la Maglia Gialla definitiva.
All'epoca si era a La Planche des Belles Filles, nei Vosgi; stavolta sui Pirenei, da Loudenvielle a Peyragudes. Undici chilometri scarsi che potrebbero comunque ribaltare la classifica generale, o comunque darle un discreto scossone.
Montagne solo dalla seconda settimana
Sarà un inizio strano quello del Tour de France 2025: dieci tappe consecutive per non fare il giorno di riposo proprio il 14 luglio, festa nazionale. Molte di queste buone per sprint o per attacchi da lontano, con però gli uomini di classifica attenti a non lasciarsi scappare nulla. In mezzo, una cronometro a Caen di 33 chilometri che comunque disegnerà la generale.
E poi, alla decima tappa appunto, il primo vero arrivo in salita, nel Massiccio Centrale, sul Puy de Sancy: una frazione molto nervosa senza un attimo di respiro, con continui su e giù fino all'impennata definitiva. Lì sì, sosta di un giorno e ripresa immediata con i Pirenei.
Il 17 si sale a Hautacam, arrivo storico del Tour de France, ma probabilmente non assisteremo ad attacchi violenti visto che il giorno successivo ci sarà la cronoscalata, appunto.
Molto più impegnativa la tappa 14, con i suoi quasi 5mila metri di dislivello e i "giganti" pirenaici che conosciamo tutti a memoria: Tourmalet, Aspin, Peyresourde, con ultima rampa "Hors Categorie" verso Luchon-Superbagnères.
Mont Ventoux e Col de la Loze
Subito dopo il secondo e ultimo giorno di riposo andrà in scena un'altra grande tappa, almeno in quanto a nome, di questo Tour de France 2025: la Montpellier-Mont Ventoux.
Frazione numero 16, con le rampe del Monte Ventoso che arriveranno di fatto solo nel finale dopo 150 chilometri di quasi-pianura. Una tappa interessante anche per capire le tattiche delle squadre, per poi lasciare spazio alle gambe dei capitani e dei loro più stretti gregari.
Nella frazione numero 18 invece altro percorso che potrebbe dare uno scossone alla classifica generale: la Vif-Courchevel, con il Col du Glandon, il Col de la Madeleine e il Col de la Loze, punto più alto del Tour de France 2025 con i suoi 2304 metri di altitudine. Oltre 5mila metri di dislivello che rischiano di spegnere la luce ai corridori non in forma. L'ultima volta che la Grande Boucle ci è passata, dal Col de la Loze, ha vinto l'austriaco Felix Gall nel 2023, nel famoso giorno in cui Pogacar andò in crisi perdendo 6 minuti da Vingegaard.
Non da meno come durezza la successiva tappa di questo Tour de France 2025, la numero 19: brevissima, 130 chilometri scarsi, ma infernale da Albertville a La Plagne, con gli ultimi 20 chilometri con una pendenza media del 7.2%.