Giro d'Italia, 17ma tappa: pendenze più umane, ma quanta energia è rimasta nelle gambe?

GIRO D'ITALIA 2019 FAVORITI TAPPA 17. COMMEZZADURA-ANTERSELVA, ALTRO ARRIVO IN SALITA SEBBENE NON PROIBITIVO. POTREBBE ESSERE ANCORA GIORNATA DA FUGA.

Giro d'Italia 2019 favoriti tappa 17. Splendida come sempre la battaglia sul terribile Mortirolo, che ha visto trionfare la Poiana di Chieti, Giulio Ciccone, e Nibali sopravanzare Roglic in classifica. Pendenze decisamente più semplici in questa frazione alpina, che dovrebbe sulla carta veder arrivare la fuga a patto che qualche big non tenti una disperata quanto inaspettata azione: pensiamo proprio a Roglic, visto che le salite di oggi si adattano maggiormente alle sue caratteristiche.
Si tratta in ogni caso di un Giro corso, ci sentiamo di dire, piuttosto male dal punto di vista della strategia: fughe lasciate partire e poi rincorse troppo tardi sprecando energie inutili e preziose (leggi Mitchelton), attacchi nei momenti sbagliati, falliti ricongiungimenti con i compagni di squadra (curioso il caso di Hirt, che ieri in fuga con Ciccone a pochi chilometri dall'arrivo non tirava attendendo il rientro di Lopez che però era distante quattro minuti) e via dicendo. L'unica regina della tattica pare fin qui proprio la Movistar, che con Carapaz, Landa e Amador adesso corre da padrona del Giro. Anche lo Squalo Nibali ha poco da rimproverarsi, avendo corso fin qui con la solita determinazione e fantasia: ci aspettiamo comunque ancora molto da lui, e almeno una vittoria di tappa.
La tappa di oggi prevede la salita verso il Passo della Mendola, Elvas, Terento e infine l'ultima ascesa che parte da Brunico quando mancano 30 km all'arrivo, e sale con molta dolcezza fino agli ultimi 6 km leggermente più impegnativi. Frazione non difficile, ma, come sempre in questi casi, adesso dipende tutto dalle energie rimaste e dalle scorie che il Mortirolo avrà depositato nelle gambe dei corridori.

I FAVORITI
Più ampio il novero dei favoriti rispetto a ieri: il percorso più facile invoglierà tanti ad andare in fuga, e tra questi potrebbero esserci nomi di un certo rilievo. Pensiamo ad esempio a Formolo, Izagirre, Jungels (deludentissimo fin qui), e poi i soliti Nieve, Cattaneo, De Gendt, Masnada. Occhio alla Ineos, che vorrà almeno ottenere un successo parziale: Dunbar e Sosa su tutti. Tra gli uomini di classifica Nibali, Landa e Carapaz appaiono un gradino sopra gli altri, ma, come detto, ci aspettiamo anche un Roglic aggressivo fin dalle prime battute. Tra i giovani benissimo la coppia EF Carthy e Dombrowski.

IL PRONOSTICO
Buone chances per la fuga, da provare più di un nome viste le quote altissime. Ci piacciono Formolo, Sosa, Jungels, Cattaneo, e magari qualche nome folle a quota superiore al 100, come ad esempio Montaguti e Ruben Plaza. Tra i big costretti a inventarsi qualcosa, l'unico che pare avere una buona gamba è proprio Nibali, quindi continuiamo ad aspettarci una sua zampata, ma come detto non ci stupirebbe un Roglic all'attacco. In alternativa occhio a Carthy.


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