Con chi e come scenderanno in campo Fiorentina e Inter? Il regolamento sulla ripresa della partita interrotta

Dopo l'interruzione dovuta al malore accusato dal giocatore viola Edoardo Bove, la partita Fiorentina-Inter, iniziata lo scorso 1 dicembre allo Stadio Artemio Franchi di Firenze, riprenderà giovedì 6 febbraio alle 20:45, ripartendo esattamente dal 16° minuto del primo tempo, mantenendo intatto il bilancio a reti pari (0-0).
Fiorentina-Inter: dove eravamo rimasti
Durante la prima frazione di gioco, entrambe le squadre avevano dimostrato un approccio equilibrato, con la Fiorentina che tentava di costruire il gioco e l'Inter che cercava di imporre il proprio ritmo e colpire in transizione.
La squadra nerazzurra stava aspettando il verdetto VAR sulla rete messa a segno da Lautaro Martinez, che sarebbe stata annullata in quanto il pallone era uscito lungo la linea laterale durante l'azione, quando l'improvvisa emergenza medica, verificatasi al 16° minuto del primo tempo, ha costretto l'arbitro ad interrompere l'incontro, lasciando sospesa una sfida che prometteva emozioni e colpi di scena e facendo passare in secondo piano la decisione di annullare il gol (che era comunque avvenuta).
La Procedura di Ripresa: Regole e Specifiche
Il regolamento della Serie A prevede che la ripresa delle partite interrotte avvenga seguendo precise modalità, in modo da garantire equità e continuità nella competizione. In questo caso, il match riprenderà esattamente dalla situazione in cui era stato interrotto, come confermato dal referto del direttore di gara. La ripresa inizierà quindi con una rimessa laterale a favore della Fiorentina all'altezza della propria trequarti di campo.
Un aspetto fondamentale riguarda la composizione delle rose: tutti i calciatori tesserati per le due società al momento dell'interruzione sono chiamati a riprendere l'azione. Ciò significa che, a differenza di quanto accade normalmente nelle partite programmate, anche i giocatori che non erano sulla lista ufficiale del direttore di gara, per infortunio o per scelta tecnica, potranno essere schierati.
Tuttavia la condizione necessaria è che fossero già tesserati quando la partita è stata interrotta: ciò impedisce che possano essere inseriti in distinta i giocatori acquistati nella finestra di mercato invernale. Ad esempio, Nicola Zalewski non potrà essere impiegato dall'Inter nella ripresa del match. Allo stesso modo, la Fiorentina dovrà fare a meno dei nuovi acquisti come Pablo Marì, Michael Folorunsho e di eventuali altri arrivi avvenuti nell'ultimo giorno del mercato: questi giocatori saranno invece disponibili per il match di lunedì 10 febbraio, quando le due squadre si affronteranno nuovamente nel match di ritorno in programma a San Siro.
Sostituzioni e Gestione Tattica
I due allenatori potranno comunque schierare una formazione differente rispetto a quella scesa in campo lo scorso 1 dicembre, e questi cambi non saranno conteggiati come sostituzioni. La Fiorentina quindi potrà ovviamente schierare un altro giocatore al posto di Edoardo Bove ed eventualmente anche di Danilo Cataldi, alle prese con qualche problema fisico. Ma i due allenatori potranno anche effettuare cambi alla formazione iniziale dovuti a differenti esigenze tattiche, di turnover o per qualsiasi altro motivo.
Entrambe le squadre disporranno comunque dei soliti cinque cambi per la ripresa del, offrendo così ai tecnici la possibilità di intervenire tatticamente per modificare l'assetto di gioco o per gestire eventuali infortuni e affaticamenti. È importante sottolineare che i giocatori che erano già scesi in campo e sostituiti nel corso della prima frazione non potranno essere impiegati nuovamente, sebbene in questa occasione ciò non rappresenti un problema, dato che nessuna sostituzione era stata effettuata prima dell'interruzione.
Aspetti Disciplinari
Le norme disciplinari rimangono in vigore anche per la ripresa del match. I giocatori espulsi, qualora se ne fossero verificati, non potrebbero rientrare in campo, ma fortunatamente durante la frazione iniziale non ci sono state espulsioni. Giocatori che non avessero potuto partecipare alla partita originale in quanto squalificati non potrebbero giocare nemmeno alla ripresa del match, ma né Inter né Fiorentina avevano questo problema.
Tuttavia, alcuni giocatori si trovano a dover fare i conti con situazioni delicate in termini di squalifiche. I giocatori che sono stati squalificati nelle scorse settimane potranno giocare questa frazione di partita, in quanto la ripresa di un match interrotto non viene considerata una nuova partita successiva al provvedimento disciplinare. Denzel Dumfries, ad esempio, è sceso in campo già diffidato nel match contro il Milan ed è stato ammonito: sebbene potrà scendere in campo giovedì, sarà squalificato per la sfida di lunedì contro l'Inter. Lo stesso discorso vale per Pietro Comuzzo, difensore della Fiorentina, che potrà contribuire alla ripresa del match ma non potrà scendere in campo a San Siro.
Nella porzione di match giocato non ci sono state ammonizione, che in caso non sarebbero state conteggiate ai fini della squalifica per cumulo di ammonizioni fino a quando non si sarebbe completata la partita. Giocatori che sono entrati in diffida successivamente, come Alessandro Bastoni dell'Inter, Robin Gosens e Rolando Mandragora della Fiorentina, andranno incontro alla squalifica di una giornata nel caso in cui dovessero essere ammoniti nel corso del recupero.