Il possibile ritorno di Massimiliano Allegri al Milan: speranze e perplessità

Il Milan si trova ad affrontare un periodo di riflessione sulla guida tecnica della squadra per la prossima stagione. Dopo un'annata caratterizzata da alti e bassi sotto la guida di Paulo Fonseca prima e Sergio Conceiçao dopo, i vertici rossoneri sembrano orientati verso un cambio di rotta, con Massimiliano Allegri che emerge come uno dei principali candidati per la panchina milanista. L'ipotesi di un ritorno del tecnico livornese sta generando dibattiti accesi tra tifosi ed esperti, dividendo l'opinione pubblica tra entusiasmo e scetticismo.
Perché un ritorno di Allegri al Milan
Massimiliano Allegri rappresenta una figura ben conosciuta nell'ambiente milanista, avendo già guidato il club dal 2010 al 2014, periodo in cui conquistò uno scudetto e una Supercoppa Italiana. Secondo recenti indiscrezioni, la dirigenza rossonera starebbe valutando seriamente il suo ritorno, con l'obiettivo di riportare stabilità e concretezza a una squadra che nell'attuale stagione 2024-25 ha mostrato numerose fragilità. Varie fonti riportano che il prossimo allenatore del Milan sarà italiano, con Allegri in pole position, sebbene anche Roberto De Zerbi figuri nella lista dei potenziali candidati.
L'attuale situazione tecnica del Milan appare complessa, con la squadra che si trova addirittura al nono posto in classifica, con l'Udinese a soli due punti di distanza. Questo rendimento deludente ha portato a considerare un cambio di filosofia, ritornando a un tecnico pragmatico e concreto come Allegri, capace di garantire risultati immediati attraverso solide basi tattiche.
Max e la gestione dei talenti: cosa fare con Leao?
Uno degli aspetti più interessanti dell'eventuale arrivo di Allegri riguarda il suo potenziale impatto su Rafael Leao, talento indiscusso ma spesso criticato per discontinuità e scarso contributo difensivo. Il tecnico livornese ha già espresso in passato grande ammirazione per l'attaccante portoghese, definendolo "un giocatore eccezionale e molto moderno" durante un'intervista nel 2022. L'esperienza di Allegri nella gestione di talenti offensivi, come dimostrato con Cristiano Ronaldo alla Juventus, potrebbe rivelarsi determinante per la crescita definitiva di Leao.
La stagione attuale ha visto il numero 10 rossonero spesso relegato in panchina dai connazionali Fonseca e Conceiçao, con statistiche che evidenziano una maggiore efficacia quando subentra a partita in corso. Quando entra dalla panchina, Leao ha realizzato una giocata decisiva ogni 52 minuti, contro i 183 minuti quando parte titolare. Allegri potrebbe valorizzare queste caratteristiche, adattando la sua tattica per sfruttare al meglio le qualità del portoghese, aumentando significativamente le possibilità che il giocatore rimanga al Milan nonostante l'interesse di altri club.
Come potrebbe giocare il nuovo Milan di Max Allegri
Dal punto di vista tattico, un Milan guidato da Allegri potrebbe ritrovare solidità difensiva, elemento che è mancato nelle recenti stagioni. Il tecnico livornese ha sempre privilegiato un calcio pragmatico, basato su una difesa organizzata e ripartenze efficaci. Alla Juventus, nei suoi anni migliori con i cinque scudetti consecutivi, arrivò a sviluppare un 4-2-3-1 per sfruttare al meglio le qualità di tutti i suoi campioni, con Pjanic in regia e Dybala a supporto di Higuain.
Nel contesto attuale del Milan, Allegri potrebbe adottare un approccio simile, costruendo un sistema tattico che garantisca copertura difensiva ma anche valorizzazione dei talenti offensivi. Giocatori come Thiaw e Gabbia potrebbero trarre particolare beneficio dalla guida di un allenatore noto per la sua attenzione alla fase difensiva.
I pro e i contro del ritorno di Allegri
I sostenitori del ritorno di Allegri evidenziano la sua conoscenza approfondita del campionato italiano e la sua capacità di ottenere risultati concreti. La sua esperienza nelle competizioni europee potrebbe inoltre rappresentare un valore aggiunto rispetto ad altri candidati. L'approccio pragmatico di Allegri potrebbe aiutare a risolvere i problemi di disciplina tattica che hanno caratterizzato il Milan in questa stagione.
D'altra parte, i critici sollevano dubbi sulla modernità del suo approccio calcistico. Il calcio si è evoluto significativamente negli ultimi anni, e lo stesso Allegri ha incontrato difficoltà quando è tornato alla Juventus nel 2021 cercando di applicare lo stesso stile lento e pragmatico. Molti tifosi temono che il suo ritorno possa rappresentare un passo indietro rispetto all'ambizione di sviluppare un calcio più propositivo e spettacolare, soprattutto per un pubblico esigente da questo punto di vista come quello rossonero.