
Il Milan 2022/2023: a caccia della riconferma

È l'anno della conferma per la squadra di Pioli che vuole anche fare passi avanti nella sua dimensione europea
L'obiettivo è ripetersi.
Magari fare meglio della scorsa stagione, comunque continuare su questa scia, aprendo di fatto un ciclo vero, importante, netto.
I rossoneri ripartono esattamente da dove si sono fermati: non hanno avuto scossoni nello scorso mercato, si sono coccolati i migliori e hanno aggiunto nuove forze come Origi e De Ketelaere. Insomma, sono da temere per gli altri, da godere per i propri tifosi, pronti al salto di qualità definitivo e magari a riempire nuovamente Piazza del Duomo di Milano.
Il Milan 2022-2023 promette spettacolo in campo, esattamente come la stagione trascorsa a cento all'ora. Pioli è la garanzia del successo, la nuova proprietà - magari - una porta differente sul futuro. Ma con quale rosa?
Molte conferme, come anticipato. Portieri e difensori sono rimasti pressoché gli stessi, mentre a centrocampo c'è stata una grossa rivoluzione: Kessie non ha rinnovato ed è andato al Barcellona, ma è rientrato Pobega ed è arrivato il giovane Adli. CDK è il colpo da vetrina, così come Origi, la grande novità in attacco (orfano ancora di Ibrahimovic, nonostante il rinnovo).
La rosa del Milan 22/23
Portieri
- Maignan
- Tatarusanu
- Mirante
Difensori
- Tomori
- Kalulu
- Kjaer
- Gabbia
- Hernandez
- Ballo-Touré
- Calabria
- Florenzi
- Dest
Centrocampisti
- Tonali
- Bennacer
- Bakayoko
- Vrancks
- Pobega
- Krunic
- De Ketelaere
- Diaz
- Adli
Attaccanti
- Leao
- Rebic
- Saelemaekers
- Messias
- Origi
- Giroud
- Ibrahimovic
- Lazetic
L'allenatore del Milan 2022-2023: Stefano Pioli
La compattezza di questo gruppo si deve però principalmente a Stefano Pioli, al suo grande staff. Pioli ha accumulato grandi esperienze e panchine scomode, arrivando al Milan nel momento forse di maturazione totale dal punto di vista sia tattico che umano. Dopo le grandi esperienze con Bologna e Lazio, l'ex difensore di Parma e Juventus ha trovato situazioni particolari prima all'Inter e poi alla Fiorentina. La storia col Milan era partita in salita: arrivato per sostituire Giampaolo, sembrava un semplice traghettatore. E invece...
Invece porta il Milan in Europa League nel 2020, firmando un rinnovo importante fino al 2022. Nel 2020 è autore di un girone d'andata incredibile, da campione d'inverno, poi il crollo ma l'approdo in Champions League con 79 punti all'attivo. Nel 2021-2022, masterpiece: lo scudetto vinto all'ultimo contro l'Inter. Un passaggio diretto nella storia di questo club.
Modulo e formazione tipo
Milan (4-2-3-1): Maignan, Calabria, Kalulu, Tomori, Hernandez, Tonali, Bennacer, Messias, Diaz, Leao, Giroud
Da quando ha trovato la quadra, il Milan non ha più cambiato. I meccanismi del 4-2-3-1 sono semplicemente oliati, perfezionati col tempo e con la pratica. Così, i rossoneri riescono a sprigionare il potenziale offensivo ma allo stesso tempo a mantenersi saldi e solidi nei movimenti. Alt: quello rossonero resta un modulo molto fluidi, in tanti hanno la licenza di svariare, sebbene con un'idea ben precisa. Hernandez-Leao è la catena di sinistra: devastante, semplicemente. E' cresciuto tanto Calabria, così come la difesa, in grado di reggere il peso offensivo della squadra.
Il salto di qualità però è passato soprattutto dal centrocampo: Bennacer e Tonali, in questo momento, rappresentano qualità e quantità, e garantiscono tante partite a Pioli, che può variare con Krunic, Pobega e Bakayoko. Vedremo la scelta definitiva sul trequartista alle spalle della punta: per ora Diaz parte avanti, ma Adli cresce bene e De Ketelaere resta il titolare designato dal mercato. Origi insidia Giroud per il ruolo di centravanti. Ibra tornerà. Appena può.
Milan: calciomercato estivo 2022
Acquisti
Quattro acquisti, di fatto. Per la migliore squadra - sul campo - della scorsa Serie A, pochi ritocchi, tutti funzionali e non solo estetici.
Tanto passerà dal rendimento di CDK, ma gli arrivi di Origi e Adli aumentano il tasso qualitativo della squadra in maniera sostanziale.
E poi, Pobega: cresciuto in rossonero, reduce da un'ottima stagione al Torino, è rientrato nonostante la volontà di Juric (ma nessuna offerta da parte dei granata) e adesso si giocherà le sue carte, consapevole che Bennacer e Tonali partono fortemente in avanti.
Cessioni
Kessie è l'addio più impattante, probabilmente: l'ivoriano ha deciso di non rinnovare il proprio contratto, forte di un accordo già pronto con il Barcellona. Ripartirà dunque dalla Spagna.
Lo farà invece dalla Lazio l'ex capitano Romagnoli: tifoso biancoceleste da sempre, il centrale ha raggiunto Sarri e lasciato la squadra rossonera con lo scudetto tra le mani.
Il nuovo capitano è adesso Calabria, che ha salutato un vecchio amico come Plizzari (passato al Pescara) e definitivamente dato l'addio ad Hauge, riscattato dall'Eintracht.