Ligue 1

La retrocessione dell'Olympique Lione in Ligue 2: un terremoto finanziario scuote la Francia

Alexandre Lacazette, ex capitano del Lione retrocesso in Ligue 2

La retrocessione dell'Olympique Lione in Ligue 2, decretata dalla Direzione nazionale di controllo e gestione (DNCG), rappresenta uno degli eventi più clamorosi nella storia recente del calcio francese.

Non si tratta di una normale retrocessione sportiva: il club, infatti, aveva chiuso la stagione al sesto posto in Ligue 1, a ridosso delle posizioni valide per l'Europa, ma è stato punito per gravi irregolarità finanziarie.

I motivi finanziari dietro la decisione

Il cuore della vicenda è rappresentato da una situazione debitoria fuori controllo: secondo i dati ufficiali, il Lione ha accumulato oltre 500 milioni di euro di debiti, una cifra che ha superato ampiamente i limiti di sostenibilità fissati dagli organi di controllo francesi. Il presidente John Textor e il direttore generale Michael Gerlinger avevano tentato di rassicurare la DNCG, presentando piani di rientro e operazioni di mercato virtuose, come la cessione di Rayan Cherki al Manchester City per 42,5 milioni di euro. Tuttavia, tali interventi sono stati giudicati insufficienti a garantire la stabilità finanziaria del club.

La crisi si è acuita nel corso degli ultimi anni: nel solo 2024 il Lione ha registrato perdite per 90 milioni di euro, quasi triplicando il rosso dell'anno precedente. Già a novembre la DNCG aveva imposto il blocco del mercato e l'obbligo di ridurre il monte ingaggi, ma il club non è riuscito a invertire la rotta, arrivando così alla retrocessione amministrativa.

Le conseguenze per il club e il calcio francese

La decisione ha avuto un impatto devastante: il Lione, sette volte campione di Francia, si trova ora costretto a ripartire dalla seconda serie, con il rischio concreto di dover svendere i propri gioielli per far fronte ai debiti. Molti giocatori sono già sul mercato, mentre la società ha annunciato ricorso, definendo la decisione "incomprensibile" e sottolineando di aver rafforzato la liquidità grazie a nuovi investimenti e alla vendita del Crystal Palace.

Differenze tra la situazione finanziaria del Lione e dell'Inter

La situazione finanziaria del Lione, che ha portato alla retrocessione amministrativa in Ligue 2, presenta differenze sostanziali rispetto a quella dell'Inter, che invece ha raggiunto una stabilità economica senza precedenti.

L'Inter ha compiuto un percorso di risanamento esemplare: dal 2020 al 2024, il club nerazzurro è passato da perdite record di 246 milioni di euro a un risultato positivo di circa 25 milioni nel bilancio 2024-25. Le perdite sono state ridotte progressivamente: da 85 milioni nel 2022-23 a soli 36 milioni nel 2023-24, con un fatturato che ha raggiunto i 473 milioni di euro, record storico per il club. L'arrivo di Oaktree Capital Management come proprietario nel maggio 2024 ha garantito stabilità finanziaria attraverso ricapitalizzazioni per 47 milioni di euro e un focus dichiarato sulla sostenibilità economica a lungo termine.

La chiave della differenza risiede nella gestione proprietaria: mentre l'Inter beneficia del supporto di un fondo solido come Oaktree, specializzato in investimenti distressed e con una strategia di lungo termine per la stabilità finanziaria, il Lione ha visto accumularsi i debiti sotto una proprietà che non è riuscita a garantire le risorse necessarie per il risanamento, portando inevitabilmente alla retrocessione amministrativa.

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