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Il mercato e la formazione Atletico Madrid 2024

Non è un'estate per sognare, quella in casa Atletico Madrid. E non perché manchino le ambizioni, tutt'altro: il mercato si muove a rilento e le possibilità di finire incastrati in un cumulo di macerie e di attese si sono fatte sempre più alte e importanti. Ecco: l'impasse che vive la squadra rojiblanca è dettato pressoché dalla difficoltà a cedere. Due elementi principali, quelli sul groppone: il primo è Joao Felix, rientrato dal prestito al Chelsea. Il secondo è Alvaro Morata: lo vogliono tutti e tutti fanno fatica a prenderlo. Eppure, costa poco meno di 20 milioni di euro.

Si vedrà, insomma. Cosa succederà e cosa ne sarà dell'Atletico. Che dopo una stagione turbolenta si è ripresa un posto in Champions League e ha confermato l'autentica leggenda di questo club: ancora Simeone in panchina, in carica dal 2011 e ancora in sella per regalare una stagione indimenticabile all'Atletico. Lo scorso 4 marzo è diventato l'allenatore con più panchine in assoluto nella storia dell'Atleti: 613. Ha superato un mito come Luis Aragonés.

La possibile formazione dell'Atletico Madrid 2023-2024

Ma da chi e da cosa ripartirà il Cholo? La sensazione, confermata sia dai primi acquisti (difensivi) che dalle uscite in amichevole, è che Simeone voglia ripartire da una base solida per sfruttare il grandissimo potenziale offensivo della squadra. Sarà dunque 3-5-2. Che poi in fase difensiva si fa copertura a 5 dietro, con De Paul a fare da schermo e Koke a rincorrere.

Le novità più stringenti sembrano tuttavia in attacco. L'Atletico vorrebbe infatti ripartire da due punte mobili, che non diano punti di riferimento alla difesa avversaria. Chiaro: si potrebbe perdere in fisicità, in particolare nelle partite in cui i mismatch chiederanno uno sforzo di coraggio e di forza. Anche per questo, una vera e propria punta, vecchio stampo, Simeone l'ha chiesta alla società. La quale ora vaglia le alternative più sicure al duo iniziale, Depay-Griezmann.

Oblak, confermatissimo, dovrebbe dunque guidare una retroguardia stretta con Mario Hermoso come punto di riferimento. I nuovi acquisti potrebbero completare il terzetto, e parliamo dell'esperto Azpilicueta e del colpo Soyuncu. E sugli esterni? Carrasco a sinistra sembra intoccabile (è tornato Lino dal Valencia, in attesa del recupero di Mandava). A destra c'è invece Molina e attenzione al classe 2000 Riquelme, prestato al Girona nella scorsa stagione. Può intrigare. In mezzo si riparte da capitan Koke, con Llorente e De Paul a correre e ripartire.

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Atletico Madrid 2023-2024, 3-5-2: Oblak, Azpilicueta, Soyuncu, Hermoso; Molina, De Paul, Koke, Llorente, Carrasco; Griezmann, Depay.

Le strategie di mercato

Quindi, la punta. L'ossessione punta. Ma anche un centrocampista potrebbe interessare, soprattutto se dovesse muoversi qualcosa sul mercato in uscita. Al momento, non si registrano necessità stringenti, sebbene a Madrid siano abbastanza consapevoli che l'Arabia spinga per avere due nomi su tutti. Il primo è Axel Witsel, ormai 34enne. Il secondo è Thomas Lemar, veloce e tecnico, che potrebbe agire da sinistra ma che un vero ruolo nel 3-5-2 dovrebbe ugualmente inseguirlo.

Reparto portieri

Oblak è blindato da un contratto fino al 30 giugno 2028. Ergo: non si tocca. Salvo offerte stratosferiche. Allo stesso modo Grbic dovrebbe restare e fare da secondo. Si cerca un usato sicuro (e a poco prezzo) per il ruolo di terzo portiere, che potrebbe essere occupato anche da un elemento della formazione giovanile, non dall'Atletico B.

In difesa

Ricapitolando: sono entrati Caglar Soyuncu dal Leicester e Cesar Azpilicueta dal Chelsea. Non solo, però: colpo in prospettiva con Santaigo Mouriño (sì, si legge proprio come Mou), piombato a Madrid dal Racing Club di Montevideo per una cifra vicina ai 3 milioni di euro. Può fare il centrale e l'esterno: è perfetto per giocare sul centro-destra, a tre.

Bisognerà capire la situazione di Gimenez, intanto: l'infortunio al ginocchio potrebbe tenerlo fuori, così come si attendono notizie sul fronte mercato: può arrivare ancora un altro nome? Sì, soprattutto se l'Arabia conquisterà uno tra Hermoso e Savic.

Esterni

A proposito di attese: quella per Mandava è ormai agli sgoccioli. A metà settembre dovrebbe avvenire il rientro, che sarà graduale. L'esterno mancino potrebbe rivedersi in buona condizione dal prossimo anno, ma novembre e dicembre saranno fondamentali per testare sensazioni e peso specifico per la causa.

L'Atletico ha comunque prelevato Galan dal Celta Vigo, mentre è rientrato Samuel Lino dal Valencia e allo stesso modo Riquelme è tornato dal Girona. Vitolo partirà, mentre si proverà a convincere Carrasco al rinnovo (scadenza 2024). Molina confermato, salvo super offerte.

A centrocampo

Partiamo dalle possibili uscite: Witsel potrebbe sentire un richiamo d'Arabia, allo stesso modo Llorente ascolta proposte. De Paul si guarda intorno anche se vorrebbe restare.

Ogni possibile cessione influenzerà inevitabilmente il corso degli acquisti in casa Atletico. Che ripartirà dalle certezze. Ossia: Koke, Saul e Barrios. Tre canterani, cresciuti a pane e Atletico Madrid. In entrata, si sogna a bassa voce il ritorno di Thomas Partey, dal 2020 all'Arsenal.

Il dubbio in attacco

Anche in attacco: cedere prima di comprare. E l'Atletico vorrebbe farlo subito, a partire dal caso più spinoso: Joao Felix. Il caso del portoghese continua a essere irrisolto. Vorrebbe andare via dall'Atletico e l'Atletico non chiede altro (anche per il costo). Il problema non sarebbe neanche il prezzo - 15 milioni -, ma le proposte: il Barcellona lo vorrebbe al posto di Dembelé, ormai al PSG. Ma i problemi economici sono uno scoglio importante.

C'è poi il tema Morata. In Italia lo vogliono tutti. L'ha cercato il Milan, l'ha fatto l'Inter, pure la Juve ha chiesto e ottenuto informazioni importanti. Alla fine? Alvaro è ancora a Madrid, dove si prepara per la stagione di Liga, pur consapevole che il mercato avrà (ancora) un ruolo importante nelle ultime settimane.

In entrata, l'Atletico sogna l'arrivo di una punta forte e fisica. Il primo pensiero porta a Dusan Vlahovic della Juventus. E il tema Morata potrebbe aiutare.