Che futuro per Federico Chiesa?
L'esclusione nell'amichevole contro il Brest e le parole di Thiago Motta non lasciano spazio a dubbi: Federico Chiesa non ha alcun futuro con la maglia della Juventus.
Nonostante il giocatore avesse l'intenzione di far ricredere l'allenatore italo-brasiliano e dimostrare la sua utilità nello scacchiere tattico bianconero, la porta gli è stata metaforicamente sbattuta in faccia dalle parole di Thiago Motta: "Con lui e anche alcuni altri che sono rimasti a casa siamo stati chiari, abbiamo dei giocatori bravi, e loro sono abituati a giocare con continuità e forse altrove potrebbero, la società sta cercando delle soluzioni per loro e anche loro dovrebbero farlo per il bene di tutti. Chiesa? Decisioni già prese, non c'è niente da aggiungere."
Una doccia gelata per quello che è comunemente ritenuto il miglior giocatore italiano in circolazione, ma anche una grana per la Juventus che si ritrova nelle condizioni di dover praticamente svendere uno dei suoi asset più preziosi.
I motivi della bocciatura di Chiesa
Federico Chiesa è stato acquistato nel 2020 versando alla Fiorentina una cifra complessiva che si avvicina ai 60 milioni, e corrispondendogli un ingaggio netto di 5 milioni a stagione. Cifre da top player nello scenario italiano, ed effettivamente fino al grave infortunio del gennaio 2022 era indubbiamente il miglior giocatore azzurro in circolazione.
Nelle ultime stagioni, al di là di una condizione fisica precaria, non è stato sicuramente valorizzato dal gioco di Massimiliano Allegri, che lo costringeva a giocare in una posizione centrale, da seconda punta, sicuramente poco adatta alle sue caratteristiche.
Ma nonostante l'arrivo in panchina di Thiago Motta, che a Bologna ha fatto vedere di sfruttare moltissimo il gioco sulle fasce, le prospettive di Chiesa non sono cambiate, anzi. Motta infatti predilige che i giocatori facciano più movimento senza palla sulle fasce, tanto che in Emilia un giocatore forte, ma un po' troppo innamorato del pallone come Orsolini è presto finito dietro nelle gerarchie.
Il problema è che Chiesa ha il contratto in scadenza nel 2025: se non viene ceduto ora, cercando di racimolare una cifra vicina ai 20 milioni per non iscrivere a bilancio una minusvalenza, il rischio è di vederlo partire gratuitamente la prossima stagione dato che da febbraio potrebbe già firmare per un'altra squadra.
I possibili scenari di mercato per Federico Chiesa
Si parla insistentemente di un possibile scambio di mercato con l'Inter, con Davide Frattesi alla Juventus e Chiesa in nerazzurro. Si tratta di uno scenario plausibile nella misura in cui Frattesi potrebbe cercare maggiore spazio lontano da Milano, dove è un po' chiuso da Barella e Mkhitaryan e ora deve fare i conti anche con Zielinski, e in cui l'Inter sta cercando soluzioni offensive maggiormente performanti rispetto ad Arnautovic.
Ma a ben vedere Frattesi andrebbe comunque ad inserirsi in un centrocampo (unico reparto in cui la Juventus si può già dire completa) con una grandissima concorrenza (i neo acquisti Douglas Luiz e Khepren Thuram oltre a Locatelli, Fagioli e McKennie), mentre Chiesa non avrebbe una facile collocazione tattica nello schieramento di Simone Inzaghi: come seconda punta ha ripetutamente deluso nelle scorse stagioni, e l'esterno di centrocampo non è un ruolo che ama particolarmente e lo sacrifica un po' troppo lontano dall'area.
Le aspirazioni di Federico però sono di alto livello: vuole una squadra che abbia ambizioni di vittoria, che disputi la Champions League e che possa garantirgli un ingaggio di primo livello, attorno ai 6 milioni stagionali. Questi "paletti" escludono le due squadre che più di altre l'avevano cercato ad inizio mercato, Roma e Napoli, e limitano il campo alla cessione all'estero, dato che l'Inter (unica squadra italiana a rispondere all'identikit) non ha nessuna fretta ed è disposta eventualmente ad aspettare febbraio per discutere di un ingaggio a parametro zero. Certo, la presenza a Napoli di Antonio Conte, che rende i partenopei automaticamente pretendenti allo scudetto, potrebbe sopperire alla mancata partecipazione alla Champions League (e inoltre nella trattativa potrebbe essere inserito Raspadori, giocatore assai gradito da Thiago Motta), ma al momento Chiesa non sembra troppo convinto.
All'estero le possibilità sono limitate a squadre non esattamente di vertice, al di là del fatto che il giocatore non sarebbe proprio entusiasta di emigrare rischiando di finire fuori dai radar del commissario tecnico Spalletti: una cosa è giocare all'estero nel Real Madrid o nel PSG, ma se militi nel Tottenham o nel Newcastle la visibilità non è delle migliori.
Probabilmente la squadra che farebbe più al caso di Chiesa in questo momento sarebbe il MIlan: potrebbe giocare nel ruolo che preferisce, quello di ala con licenza di entrare dentro il campo, trovando sì concorrenza ma potendo giocare indistintamente sui due lati dell'attacco, in vece sia di Leao così come di Pulisic (con l'americano che potrebbe anche spostarsi in posizione di trequartista), in una squadra che disputa la Champions League e che non può non avere ambizioni di vittoria. Le richieste economiche della Juventus, sui 20 milioni, sono alte ma non irraggiungibili per i rossoneri, che hanno speso cifre simili per Chuckweze in passato e che forse potrebbero ottenere uno sconto inserendo nella trattativa Saelemaekers, giocatore che a Bologna era diventato un pupillo di Thiago Motta. Certo, Chiesa non è un profilo che rientra esattamente nei parametri utilizzati dal Milan, ma per un giocatore italiano di tale spessore si potrebbe fare un'eccezione.