Champions League

Sei squadre in Champions League, il record storico della Premier League

La Champions League a Londra

La stagione 2025-2026 della UEFA Champions League segnerà un momento storico per il calcio europeo, con la Premier League che schiererà sei squadre nella fase a girone unico del torneo. Questo traguardo, mai raggiunto prima da alcuna federazione, rappresenta un'evoluzione significativa nella distribuzione dei posti nelle competizioni continentali, frutto di una combinazione di risultati sportivi, riforme strutturali e dinamiche dei coefficienti UEFA.

Il nuovo formato della Champions League e l'espansione a 36 squadre

Abbiamo visto come la UEFA abbia introdotto da questa stagione 2024-2025 un formato rivoluzionario della Champions League, sostituendo i tradizionali gironi da quattro squadre con un girone unico di 36 club, ciascuno dei quali affronta otto avversari (quattro in casa e quattro in trasferta). Le prime otto classificate accedono direttamente agli ottavi, mentre le squadre dalla nona alla ventiquattresima posizione disputano i playoff per gli ottavi, e le ultime dodici vengono eliminate. Questo cambiamento, concepito per aumentare il numero di partite e garantire maggiori entrate, ha anche ampliato l'accesso per le federazioni con i coefficienti più alti, premiando le leghe con performance europee consistenti.

Il caso inglese: sei squadre grazie al coefficiente UEFA e ai successi in Europa

L'Inghilterra ha beneficiato in modo straordinario di questo sistema. La Premier League guida la stagione 2024-2025 in testa al ranking UEFA con 26,678 punti, consolidando la sua posizione grazie alle prestazioni delle squadre nelle coppe europee.

In particolare, le vittorie del Manchester United e del Tottenham nelle semifinali di Europa League contro Athletic Bilbao e Bodø/Glimt hanno garantito un ulteriore posto in Champions League in base al ranking oltre a quello riservato alla vincitrice dell'Europa League: entrambe le squadre infatti (attualmente al quindicesimo e sedicesimo posto in Premier League) non hanno possibilità di qualificarsi alle coppe in base al posizionamento in campionato e quindi chi delle due uscirà vincitrice dalla finale di Bilbao beneficerà della "wild card" per disputare la Champions League.

Ma il punteggio accumulato nel ranking europeo, anche grazie all'accesso del Chelsea alla finale di Conference League e alle ottime prestazione dell'Arsenal in Champions (arrivato in semifinale) hanno garantito all'Inghilterra anche un altro posto supplementare in Champions League oltre ai consueti riservati alle prime quattro classificate in campionato.

Questo meccanismo, noto come "European Performance Spot", assegna un posto aggiuntivo alle due federazioni i cui club ottengono i migliori risultati complessivi nelle competizioni UEFA (l'altra sarà la Spagna, che conterà quindi cinque squadre in Champions League).

Ad oggi le sei squadre inglesi qualificate sarebbero:

  • Liverpool (Vincitore della Premier League)
  • Arsenal (2° posto)
  • Manchester City (3° posto)
  • Newcastle (4°)
  • Chelsea (5° posto, qualificato grazie al ranking europeo)
  • Tottenham/Manchester  United (vincente dell'Europa League)

Questo risultato supera il precedente record di cinque squadre, raggiunto da Italia, Germania e Spagna in diverse edizioni, spesso attraverso la vittoria dell'Europa League da parte di una squadra che non si era classificata nelle prime quattro posizioni del proprio campionato. 

Nella scorsa stagione invece, con l'introduzione dell'"European Performance Spot", erano state Germania ed Italia a beneficiare del posto extra attraverso il ranking.

Ma è difficile che una federazione riesca a beneficiare di questo bonus per due stagioni consecutive, dato che il coefficiente dei punti accumulati viene calcolato suddividendolo in base alle squadre partecipanti alle coppe. I punti accumulati dalle italiane e dalle tedesche in questa stagione sono stati suddivisi per otto anziché per sette come nel caso di Inghilterra e Spagna.

Addirittura nove squadre nelle Coppe Europee?

Esiste la possibilità che la Premier League presenti addirittura nove squadre nelle coppe europee nella prossima stagione.

Normalmente il campionato inglese promuoverebbe quattro squadre in Champions League e una in Europa League, ma abbiamo già visto come grazie al ranking quest'anno anche la quinta classificata vada in Champions, promuovendo così la sesta in Europa League.

Anche le due coppe nazionali però garantiscono un accesso alle coppe: Europa League per la vincente della FA Cup, Conference League per la vincente della Coppa di Lega. 

Quest'anno però la Coppa di Lega è stata vinta dal Newcastle, che con tutta probabilità andrà in Champions o in Europa League attraverso il piazzamento in campionato, concedendo quindi l'accesso alla Conference League alla settima classificata in Premier.

In finale di FA Cup ci sono il Crystal Palace ed il Manchester City: se vincesse il primo (attualmente al dodicesimo posto in Premier League) andrebbe direttamente in Europa League, se vincesse invece il City, che con tutta probabilità sarà già qualificato alla Champions attraverso il campionato, sarà la settima in classifica a qualificarsi, facendo slittare la qualificazione alla Conference League all'ottava classificata.

Ma c'è un altro elemento da tenere in considerazione: in caso di vittoria del Crystal Palace in FA Cup se il Chelsea dovesse vincere la Conference League e allo stesso tempo scivolare in ottava posizione (al momento, a tre giornate dalla fine, è quinto con 63 punti, inseguito da Nottingham Forest a 61 e Aston Villa a 60), si qualificherebbe comunque in Europa League attraverso una "wild card" riservata alla detentrice della terza coppa continentale, portando così il totale delle squadre inglese nelle coppe a nove. Se invece sarà il Manchester City a vincere la FA Cup, la qualificazione alla Conference League sarebbe "annullata" dall'accesso all'Europa League e nessuna squadra inglese parteciperebbe alla Conference.

Altre Partite

PSG - Inter
Apri i pronostici