Désiré Doué: il talento in ascesa nel PSG di Luis Enrique

Nel Paris Saint-Germain che si appresta a sfidare l'Inter in finale di Champions League il talento non manca di certo, ma tra i vari protagonisti della cavalcata parigina nella Coppa dei Campioni si è parlato poco di Désiré Doué, il diciannovenne attaccante che di fatto ha permesso a Luis Enrique di accentrare Ousmane Dembélé al centro dell'attacco trovando l'assetto offensivo perfetto per la sua squadra, garantendo corsa e copertura sulla fascia pur non facendo mancare estro e fantasia in fase offensiva.
Désiré Doué, nato il 3 giugno 2005 ad Angers, rappresenta uno dei fenomeni più promettenti del calcio europeo. La sua progressione, segnata da un successo nel dribbling nel 99° percentile tra i giocatori dei top 5 campionati, combina tecnica raffinata, intelligenza tattica e un'adattabilità che lo rende un perno in qualsiasi sistema di gioco.
Dalle giovanili del Rennes al debutto in Europa
Doué entra nel settore giovanile dello Stade Rennais a sei anni, seguendo le orme del fratello Guéla. La sua crescita nel club bretone si distingue per la precoce maturità tecnica: a 16 anni già si allenava con la prima squadra sotto Bruno Génésio, firmando il primo contratto professionistico nell'aprile 2022. Il debutto in Ligue 1 arriva il 7 agosto 2022 contro il Lorient, dove sostituisce Flavien Tait dimostrando una immediatezza nel controllo palla insolita per un esordiente.
Nella stagione 2022-2023, Doué colleziona 34 presenze tra campionato ed Europa League, segnando 4 gol. Il momento clou arriva il 6 ottobre 2022: nel recupero contro la Dinamo Kiev, realizza il gol della vittoria (2-1) diventando il più giovane marcatore francese in competizioni UEFA a 17 anni e 125 giorni. Questa prestazione accelera il suo inserimento nel progetto sportivo del Rennes, culminato con due rinnovi contrattuali consecutivi nel 2023.
Il salto di qualità al Paris Saint-Germain
Nell'estate 2024, il PSG investe 50 milioni di euro (esclusi bonus) per assicurarsi le prestazioni di Doué. La scelta tecnica di Luis Enrique si rivela immediatamente vincente: nella sua prima stagione parigina, il giocatore contribuisce con 13 gol e 15 assist in 53 partite, diventando il più giovane vincitore del Trophée UNFP come miglior giocatore di Ligue 1 nel marzo 2025.
La versatilità di Doué brilla anche in Europa. Nella fase a gironi segna il suo primo gol in Champions League contro il RB Salisburgo, per poi ripetersi nella fase ad eliminazione diretta contro Brest e Aston Villa, dimostrando una freddezza sotto porta rara per un giovane esordiente a questi livelli. La sua capacità di leggere gli spazi interlinea si combina con un tocco di palla di 12,3 metri per dribbling completato, dato che lo colloca tra i migliori interpreti del ruolo a livello continentale.
Il profilo tecnico-tattico: un moderno giocatore totale
Dribbling e controllo orientato
Il marchio di fabbrica di Doué risiede nel 58,9% di successo nei dribbling, superiore al 99% dei pari ruolo europei. La sua tecnica si basa su:
- Primo controllo orientato: sfrutta il piede sinistro (non dominante) per ricevere palloni lunghi, posizionando immediatamente il corpo tra avversario e palla.
- Cambi di direzione asimmetrici: alterna finte d'esterno con tagli interni, sfruttando l'ambidestria per confondere i difensori.
- Ritmo variabile: mantiene un'andatura lenta nell'avvicinamento, per esplodere in accelerazioni brevi (0-5 metri) che superano in media 1,2 avversari a azione.
Visione periferica e finalizzazione
Nonostante il ruolo da esterno, Doué mostra caratteristiche da regista avanzato. Nella stagione 2024-2025:
- Crea 2,7 occasioni da gol a partita, con il 43% proveniente da cross calibrati dall'esterno dell'area.
- Conclude il 68% dei tiri entro i 16 metri, sfruttando combinazioni a muro per aprirsi varchi nella densità difensiva.
- Mantiene un'accuratezza nei passaggi dell'89% in zona offensiva, frutto di un campo visivo di 210 gradi sviluppato con esercizi specifici.
Adattamento posizionale
La progressione di Doué da ala tradizionale a centrocampista ibrido rappresenta un case study moderno. Sotto Luis Enrique:
- In fase di possesso, si posiziona come mezzala destra in un 3-2-5, con libertà di cercare lo spazio tra le linee.
- Senza palla, diventa un'ala inversa nel 4-4-2 difensivo, sfruttando la resistenza fisica (11,2 km percorsi a partita) per pressing aggressivi.
- In transizione, utilizza la sua velocità di 34,2 km/h (picco) per dettare la verticalizzione del gioco su corridoi laterali.
Il percorso internazionale: dall'Europeo U17 all'exploit olimpico
Il trionfo giovanile del 2022
Con la maglia della Francia U17, Doué domina l'Europeo in Israele: 2 gol e 1 assist in 6 partite, con l'unica sconfitta subita dai transalpini (un ininfluente 3-1) contro l'Olanda nell'ultima di girone, quando Doué è partito dalla panchina. La sua prestazione in finale nella rivincita contro l'Olanda (vittoria 2-1 con suo assist nel primo gol) lo consacra miglior talento della competizione, con 17 dribbling completati e 9 tackle vinti.
L'argento olimpico di Parigi 2024
Schierato come trequartista fisso da Thierry Henry, Doué disputa 5 partite nelle Olimpiadi casalinghe, fornendo 3 assist e segnando nella vittoria 3-0 contro la Nuova Zelanda. La sua capacità di gestire pressioni psicologiche emerge nel quarto di finale contro l'Egitto, dove offre l'assist decisivo a Michel Olise nonostante un infortunio alla caviglia subito nel primo tempo.
L'esordio in nazionale maggiore
La chiamata di Didier Deschamps arriva nel marzo 2025, in occasione delle qualificazioni alla Final Four di Nations League. Doué debutta al Stade de France contro la Croazia, sostituendo il compagno di squadra al PSG Bradley Barcola al 66° della partita che i Bleus, vincendo 2-0 e pareggiando quindi la sconfitta dell'andata, avrebbero portato ai rigori, dove Doué avrebbe trasformato il proprio tiro prima dell'errore di Stanisic e della decisiva trasformazione di Upamecano che ha garantito l'accesso della Francia alla fase finale.
Prospettive future: tra leadership e ambizioni continentali
A soli 19 anni, Doué incarna l'evoluzione del calciatore moderno: tecnico ma atletico, creativo ma disciplinato. Il PSG sta costruendo il progetto post-Mbappé anche attorno alle sue qualità, con l'obiettivo di trasformarlo nel primo francese a vincere il Pallone d'Oro dopo Zidane, magari prima dell'attaccante che ha lasciato Parigi per trasferirsi al Real Madrid. Lo staff di Luis Enrique ha già individuato i campi in cui deve sforzarsi di migliorare per raggiungere livelli di eccellenza:
- Efficacia in area: migliorare la percentuale di conversione (attuale 18%) attraverso lavori specifici sul timing dei movimenti.
- Leadership tattica: assumere maggior responsabilità nella gestione dei ritmi di gara, come ha dimostrato di poter fare nella finale di Coupe de France 2025 dove ha dettato il pressing.
- Resistenza agli infortuni: adattare il programma di potenziamento muscolare per prevenire usura da sovraccarico, dato che ha subito 3 stop minori dovuti a noie muscolari nella stagione 2024-2025.
Con un valore di mercato stimato a 85 milioni di euro secondo il Cies Football Observatory, Désiré Doué rappresenta non solo il futuro del PSG, ma un simbolo della nuova generazione di calciatori completi, in grado di coniugare spettacolo e concretezza. La sua storia, iniziata tra i campi di periferia di Angers, potrebbe presto scrivere capitoli epici nei palcoscenici internazionali.