Cosa sappiamo del futuristico cartellino Blu

cartellino blu

Si parlato spesso di nuove regole attorno al calcio e ora sembra la volta di mettere mano ai cartellini

Non è ancora ufficiale, ma testate giornalistiche inglesi come il Telegraph riportano la notizia come ormai sicura: dalla prossima stagione partirà la sperimentazione nel calcio del nuovissimo cartellino blu, ovvero l'allontamento temporaneo di un giocatore dal terreno di gioco.

In che partite sarà utilizzato il cartellino blu

Secondo le prime indiscrezioni l'IFAB (International Football Association Board), l'organo che presiede ad ogni cambiamento e modifica del regolamento del gioco del calcio, avrebbe previsto la partenza della sperimentazione dell'espulsione a tempo a partire dalla prossima edizione della FA Cup, ma la FIFA ha smentito questa ipotesi.

Prima di essere utlizzato in una competizione prestigiosa come la Coppa inglese (la competizione più antica del mondo del calcio), il cartellino blu dovrà prima essere testato a livelli più bassi, con ogni probabilità partendo dalle competizioni giovanilli svolte sotto l'egida FIFA. I primi esperimenti riguardanti l'espulsione a tempo infatti sono stati effettuati nei campionati giovanili inglesi.

È comunque confermato che la questione sarà all'ordine del giorno nel corso del General Meeting dell'IFAB che si terrà il prossimo 2 marzo.

In Italia già lo scorso novembre, nel corso del Social Football Summit, il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini aveva dichiarato che l'espulsione a tempo era uno dei temi sotto studio

Come funzionerà l'espulsione a tempo nel calcio

L'espulsione a tempo è un provvedimento utilizzato da tempo con usccesso in altri sport, come la pallanuoto o l'hockey. Nel caso del calcio, dovrebbe essere utilizzato esclusivamente in casi particolari di comportamento antisportivo, ovvero nel caso di falli tattici che interrompono volontariamente lo sviluppo di un'azione di ripartenza potenzialmente pericolosa della squadra avversaria oppure di eccessive o reiterate proteste nei confronti dell'arbitro, soprattutto nel caso in cui a protestare con l'arbitro non è il capitano della squadra.

Il giocatore che verrà sanzionato con il cartellino blu dovrà sostare a bordo campo per 10 minuti, al termine dei quali potrà rientrare sul terreno di gioco e riprendere la partita.

Il cartellino blu però avrà la stessa valenza del cartellino giallo nel corso della gara: un giocatatore che dopo aver ricevuto un cartellino blu ne riceverà un'altro, oppure riceverà un'ammonizione (cartellino giallo) verrà quindi espulso definitivamente (cartellino rosso).

A cosa porterà il cartellino blu?

Non si tratta quindi del paventato "cartellino arancione" ipotizzato tempo fa per quei falli la cui gravità oscillava tra l'ammonizione e l'espulsione: introdurre una "scala di valore" dei falli non avrebbe fatto altro che aumentare ancor di più la discrezionalità dell'arbitro nel giudizio, andando di fatto a rendere ancor più disomogeno l'arbitraggio tra le varie partite affidando ancor più peso al giudizio soggettivo del direttore di gara.

Da quello che sappiamo, la casistica di utilizzo del cartellino blu è abbastanza definita. Il cartellino giallo sulle ripartenze è già ben codificato, tanto che spesso non si vede nessun tipo di protesta e anzi, i giocatori "spendono" il giallo spesso e volentieri, soprattutto nei finali di gara, per interrompere un'azione pericolosa avversaria.

Non essendo falli violenti sicuramente un'espulsione sarebbe esagerata, ma l'ammonizione in effetti appare come una sanzione troppo leggera per un atto che inficia in maniera decisiamente pesante lo spettacolo: con il cartellino blu un giocatore ci penserà bene prima di strattonare un avversario che sta impostando un contropiede.

Allo stesso modo riguardo alle proteste si dovrebbe evitare così che i giocatori assedino l'arbitro lamentandosi di una decisione: l'unico giocatore che ha titolo di andare a colloquio con il direttore di gara dovrebbe essere il capitano, ma troppo spesso vediamo gli arbitri letteremente attorniati da un capannello di giocatori.

La problematica più evidente però riguarda il calcolo del tempo della sanzione: in sport in cui si gioca con il tempo effettivo come la pallanuoto è facile applicare l'espulsione a tempo, ma nel calcio bisogna capire come applicarlo in caso di gioco fermo e nei minuti di recupero.

A seconda dei momenti della partita, 10 minuti a bordo campo possono avere un peso completamente diverso.