Mercato trasferimenti Inter: cosa aspettarsi da questa sessione

L'umiliante sconfitta in finale di Champions League con il Paris Saint Germain ha lasciato un segno indelebile nella stagione dell'Inter, che ha chiuso con zero titoli pur arrivando in fondo in tutte le competizioni. Ripartire è la parola d'ordine, anche se non ci sarà più il condottiero delle ultime 4 stagioni, Simone Inzaghi. Al suo posto un interista doc come Christian Chivu, con però solo 13 panchine di esperienza in Serie A..
Scenario attuale e obiettivi di mercato
La lunghissima stagione dell'Inter in realtà non è ancora terminata, perchè a fare da raccordo con quella che inizierà ufficialmente il prossimo agosto c'è il Mondiale per Club, e i nerazzurri sono fra le 32 partecipanti. Può essere l'occasione giusta per lasciarsi alle spalle più in fretta il clamoroso 0-5 di Monaco di Baviera con il PSG, posto che una sconfitta del genere sarà sempre molto difficile da digerire.
Contesto finanziario e vincoli di bilancio
Il fondo Oaktree proprio di recente ha rifinanziato il debito di oltre 400 milioni, con un'operazione volta a ridurre i tassi di interesse. Una notizia apparentemente non cattiva, almeno, per le casse nerazzurre, in attesa di capire quanto può essere investito sul mercato per rinforzare la squadra, al netto dei due acquisti già formalizzati prima del Mondiale per Club di Sucic e Luis Henrique, arrivati per un esborso complessivo di una quarantina di milioni di euro.
Priorità tecniche dell'allenatore
Inizialmente Chivu cercherà di proseguire la strada di Simone Inzaghi, rimanendo fedele al 3-5-2. Dunque nessuno stravolgimento particolare dal punto di vista tattico, e un lavoro iniziale più psicologico che altro, dopo la finale shock di Monaco che ha inevitabilmente fatto crollare certezze su certezze. Da giocatore, Chivu è stato uno degli eroi del Triplete del 2010, e da questo punto di vista può essere l'uomo giusto per risollevare il morale dei giocatori dopo la batosta dello scorso 31 maggio.
Giocatori in entrata
Obiettivi primari
Due colpi l'Inter li ha già messi a segno, anzi tre. Petar Sucic era stato prenotato a gennaio, per essere poi tesserato ufficialmente nella finestra di mercato prima del Mondiale per Club, durante la quale è stato preso anche Luis Henrique dall'Olympique Marsiglia. Due innesti per dare freschezza al centrocampo, il croato in mezzo e il brasiliano sugli esterni, senza dimenticare l'acquisto a titolo definitivo di Nicola Zalewski, riscattato dalla Roma per 6 milioni dopo essere arrivato in prestito a gennaio. Il prossimo colpo dovrebbe essere fatto in attacco, subito dopo il Mondiale, e tutti gli indizi portano a Ange-Yoan Bonny, che Chivu ha già avuto a Parma, per il quale sono stati messi sul piatto una ventina di milioni. Un altro attaccante che l'Inter sta seguendo è l'ex atalantino Rasmus Hojlund, ora in forza al Manchester United, mentre ai ducali, oltre a Bonny, l'Inter ha chiesto informazioni anche per il giovane difensore Giovanni Leoni, valutato però almeno 25 milioni dal club ducale.
Alternative low-cost e parametri zero
Dopo le esperienze non proprio felici avute l'estate scorsa con Zielinski e Taremi, che hanno reso al di sotto delle aspettative, Marotta e Ausilio per il momento non hanno in agenda colpi imminenti low cost o a parametro zero. Potrebbe essere la volta buona per la valorizzazione di qualche elemento proveniente dal settore giovanile, che Chivu tra l'altro conosce anche bene avendo allenato per 3 anni la Primavera nerazzurra.
Giocatori in uscita
Cessioni probabili e valore di mercato
Due giocatori hanno lasciato già l'Inter e sono Joaquin Correa e Marko Arnautovic, entrambi in scadenza di contratto. Qualche altra cessione dovrà essere effettuata per finanziare i possibili colpi in entrata. A centrocampo non è da escludere una mini rivoluzione, con Calhanoglu che potrebbe tornare in Turchia e Frattesi che è finito nel mirino di Conte e del Napoli. Soprattutto per il giocatore della Nazionale i nerazzurri potrebbero incassare una buona cifra, attorno ai 40 milioni.
Giovani in prestito: chi parte e perchè
Il Mondiale per Club potrebbe rivelarsi una buona vetrina per alcuni giovani che sono stati inseriti nel lungo elenco dei convocati. A cominciare dai due fratelli Salvatore e Francesco Pio Esposito, ai quali non dovrebbero mancare le occasioni per mettersi in mostra considerando che sono le uniche due alternative a Thuram e Lautaro Martinez, dal momento in cui Taremi non ha potuto raggiungere la squadra negli Stati Uniti perchè bloccato in Iran per la guerra. Ci sono poi Cocchi e Berenbruch, due che hanno già "assaggiato" la prima squadra con Simone Inzaghi. Per alcuni di loro, al termine di questa esperienza, si profila una cessione in prestito per avere modo di giocare con maggiore continuità.
Possibili sorprese dell'ultim'ora
Nomi outsider monitorati dalla dirigenza
In caso di cessione di Calhanoglu, due sono i nomi su cui l'Inter vorrebbe puntare, vale a dire Ederson dell'Atalanta e Rovella della Lazio, anche se tutti e due hanno delle quotazioni importanti, soprattutto il brasiliano, per il quale gli orobici vorrebbero almeno 50 milioni. Tra gli outsider per il centrocampo va inserito anche Adrian Bernabé, altro elemento del Parma che Chivu vorrebbe portarsi dietro, e con costi sicuramente più accessibili. Per la difesa un altro giocatore che viene seguito è Christian Mosquera, mentre per quanto riguarda l'attacco il sogno resta sempre Nico Paz, che il Real Madrid continua a non considerare e non l'ha portato nemmeno al Mondiale per Club.
Aspettative e scenari finali
La cosa certa è che vedremo un'Inter abbastanza diversa rispetto a quella che si è vista nei 4 anni della gestione Inzaghi. L'arrivo in panchina di Chivu comporta inevitabilmente l'inizio di un nuovo corso, con il rumeno che guiderà una squadra senza dubbio con l'età media più bassa. Sul fronte mercato, verrà dato seguito alla linea imposta da Oaktree, che vorrebbe investire su giocatori giovani e quindi "futuribili". Anche quest'anno è giusto considerare l'Inter tra le favorite del campionato, poi sarà il campo come sempre a dire se e quanto i nerazzurri rimarranno competitivi a grandi livelli dopo la rivoluzione estiva.