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Il pronostico per la stagione NBA che sta per iniziare

pronostico NBA

Inizia il campionato di basket più bello del mondo e come sempre è altissima l'attenzione per capire i favoriti della nuova stagione

Durante la notte italiana tra martedì 18 e mercoledì 19 ottobre, prende il via la nuova stagione NBA, la massima espressione del basket professionistico statunitense, che quest'anno va seguita per tutta una serie di motivi che metteranno a dura prova il sonno degli appassionati del Vecchio Continente.

Dividiamo il nostro pronostico tra Eastern e Western Conference, dando la precedenza a quella dalla quale è venuta fuori la squadra campione della passata stagione.

Pronostici NBA: la Western conference

Se non fosse esclusivamente per il giusto rispetto che va riconosciuto alla squadra che l'anno scorso ha portato a termine l'ennesima impresa di un ciclo che non accenna a scemare, la favorita d'obbligo sarebbe sempre e comunque Golden State.

Warriors davanti a tutti

La fame è sempre la stessa e gli interpreti non cambiano, in virtù di un roster nato un decennio fa e ancora in grado di mettere in campo un'energia esplosiva che quest'anno non è però partita nel migliore dei modi.

Già, perché se i problemi non arrivano dall'esterno, qualcosa all'interno bisogna pur crearsela e l'episodio del pugno in allenamento rifilato a Jordan Poole da parte di Draymond Green, potrebbe avere contraccolpi molto più imprevedibili di quanto si possa pensare. Rimangono i favoriti delle Western Conference.

In termini di meri vincitori della Western Conference, le squadre che sembrano meglio attrezzate per provare a mettere in difficoltà la compagine della baia, sono essenzialmente due, Los Angeles sponda Clippers e Phoenix Suns.

I Clippers alla stagione decisiva

Sembra finalmente alle spalle il problema fisico di Kawhi Leonard che gli ha fatto saltare tutta la scorsa stagione e, al contempo, Paul George sembrerebbe in grado di riprendere da dove ha terminato, quando portò ai Play In la sua squadra praticamente da solo al termine della scorsa regular season.

L'ossatura della squadra è praticamente la stessa degli ultimi due anni, ma questo sembra davvero l'anno giusto in termini di maturazione per un roster che è decisamente uno dei più assortiti, con un allenatore, Tyronn Lue, non esattamente l'ultimo arrivato.

I Suns e Chris Paul all'ultimo ballo?

I Suns sono una delle squadre più sexy dell'intera Lega, ma è una sola la domanda che circola negli uffici di Phoenix: cosa fare di DeAndre Ayton?

Già lo scorso anno, prima che la stagione lo ponesse spesso ai margini delle rotazioni per l'infortunio al piede, poi riassorbito, la domanda era legittima.

La squadra sembra girare meglio senza di lui, chiamato in più di un'occasione in causa solo quando c'è stato da affrontare giocatori di size pari alle sue. Lo stesso Chris Paul, generale di lungo corso alla sua ennesima stagione da professionista in NBA dove milita ormai dal 2005, ha giocato meglio senza il centro titolare e e Monty Williams dovrà tenere conto della faccenda.

Le altre papabili nel pronostico della Western Conference

Un gradino sotto Lakers, Nuggets e Mavs. Per Lebron quella che parte in questi giorni, è una delle ultime stagioni e, considerato che ha sempre dichiarato di voler conquistare almeno un altro anello, le possibilità si fanno sempre più remote.

Inoltre pare difficile che il Re non faccia i PlayOff per due stagioni di seguito. Stato di forma di Westbrook permettendo... Denver e Dallas sono ancora fin troppo dipendenti dai loro uomini di maggior valore, Jokic e Doncic, ma siamo lì, una stagione NBA è governata da troppe variabili.

Un occhio di riguardo va posto sui Grizzlies di Ja Morant, ma per noi italiani l'attenzione è tutta per i Jazz di Simone Fontecchio.

Il nostro pronostico per la Western conference NBA

  • Favorita: Golden State
  • Sorpresa: Memphis
  • Occhio a: Ja Morant, Simone Fontecchio

Il pronostico NBA per la Eastern Conference

Se vogliamo rifarci al canovaccio seguito per il paragrafo precedente, dobbiamo per forza partire dai verdi di Boston, che hanno deciso di cambiare ben poco rispetto alla stagione terminata qualche mese fa.

Celtic avanti tra mille problemi

A comandare la truppa il nuovo coach Joe Mazzulla, arrivato ad interim per sostituire Ime Udoka, travolto dallo scandalo che lo ha messo fuori squadra per via della relazione con un membro femminile dello staff dei Celtics.

Mazzulla dovrà decidere se tenere Robert Williams III come jolly difensivo, un po' come Phoenix ha fatto con Ayton, ma con risultati ancora più gratificanti.

La stagione dei Celtics è partita malissimo per via dell'infortunio di Gallinari che non giocherà almeno fino agli eventuali playoff. Tanta curiosità per l'innesto di Malcom Brogdon, probabilmente il prospetto che mancava per esaltare le caratteristiche di Tatum e Jaylen Brown.

Bucks da non sottovalutare

Si è chiusa col dente avvelenato, invece, la stagione dei Bucks, che non hanno digerito quella incredibile Gara-7 che li ha estromessi proprio per mano di Boston alle semifinali di Conference. Milwaukee fa parte del quintetto di squadre che possono impensierire i campioni uscenti della Eastern, 76ers, Hawks, Heat e Raptors.

Antetokounmpo potrà contare sul ritorno a pieno regime di un giocatore fondamentale come Khris Middleton, l'anno scorso fin troppo frenato da qualche guaio fisico che ne ha limitato in più di un'occasione le prestazioni. Jrue Holiday è il terzo tassello dei tre che hanno messo in tasca il titolo di un paio di anni fa, ma è tutto il quintetto a far paura.

Le altre: Hawks, Heat e 76ers

Atlanta, Miami e Philadelphia, sembrano ricoprire per l'ennesima volta il ruolo di eterne incompiute, ma con qualche differenza rispetto al passato. Dejounte Murray è l'aggiunta che sembra poter mettere in ordine un reparto offensivo fin troppo fagocitato da Trae Young, aggiunta che la dirigenza di Atlanta spera possa aiutare a far esplodere una volta per tutte John Collins.

Gli Heat sono stati la splendida realtà della stagione precedente, usciti solo dopo una spettacolare serie contro i Celtics in finale di Conference. Jimmy Butler continuerà ad essere il trascinatore della squadra, ma la chiave sembra essere la presenza di Adebayo nei momenti più importanti della stagione.

Per quanto riguarda i 76ers, siamo sempre lì: soddisfacente la stagione regolare, deludenti i playoff. L'anno che sta per cominciare sarà probabilmente quello dell'esplosione di Tyrese Maxey, ma quello che preoccupa maggiormente è la convivenza tecnica di Embiid e Harden. Già martedì notte all'esordio contro i Celtics, ne sapremo qualcosa in più.

Infine le due squadre date da molti come possibili sorprese, Toronto e Cleveland. La prima potrebbe trovare tanta linfa da Siakam, nelle ultime due stagioni fin troppo limitato da problemi fisici.

I Cavs, già rivelazione della passata stagione, hanno preso uno che può svoltare la stagione, Donovan Mitchell, che con Garland e Allen si può pensare di centrare i play off con una certa tranquillità e senza passare dai play in.

Il pronostico NBA per la Eastern Conference

  • Favorita: Boston Celtics
  • Sorpresa: Cleveland Cavs
  • Occhio a: Donovan Mitchell, Tyrese Maxey